In Europa le morti per caldo estremo potrebbero triplicare
Come è noto, la crisi climatica mette a rischio la stabilità dell’intero Pianeta, Europa compresa. Negli ultimi anni il nostro Continente ha vissuto alcune delle sue estati più caldi che hanno comportato un aumento dei tassi di mortalità dovuti al caldo estremo. Tassi destinati a crescere “in modo significativo”, secondo una recente indagine condotta dai ricercatori del Joint research centre della Commissione europea, pubblicata sulla rivista the Lancet public health. Lo studio ha previsto che i decessi legati alle alte temperature in Europa potrebbero triplicare entro la fine di questo secolo. La ricerca, la prima a stimare le morti attuali e future dovute alle temperature estreme in tutte le regioni europee, evidenzia inoltre forti disparità tra le diverse aree, con quelle meridionali che saranno “particolarmente a rischio”.
Nello specifico, i ricercatori sostengono che con un riscaldamento di 3°C – in confronto alla media della temperatura del periodo preindustriale -, i decessi legati al caldo estremo aumenteranno del 13,5% (55mila morti in più ogni anno) rispetto a oggi. Le persone più colpite saranno quelle con più di 85 anni. Le aree che subiranno le conseguenze più gravi del riscaldamento e dell’invecchiamento della popolazione sono Spagna, Italia, Grecia e parti della Francia. In Italia, per esempio, si prevede che le morti annuali legate al caldo aumenteranno da 10mila a 28mila. In generale, in Europa le morti per temperature estreme potrebbero aumentare da circa 43mila l’anno a più di 128mila entro il 2100.