Domanda di elettricità in forte crescita: rinnovabili pronte a superare il carbone

La richiesta globale di elettricità è in crescita e tutte le analisi concordano che continuerà a farlo. Come verrà soddisfatta? Secondo l’Electricity mid-year update dell’Iea (Agenzia internazionale dell’energia), pubblicato a luglio, la domanda di elettricità è destinata a crescere del 3,3% nel 2025 e del 3,7% nel 2026 (ben al di sopra della media del 2,6% del periodo 2015-2023). Siamo di fronte a uno dei ritmi più rapidi e sostenuti degli ultimi dieci anni, necessario per alimentare fabbriche ed elettrodomestici, raffrescare e riscaldare gli edifici, gestire i data center, ricaricare i veicoli elettrici, e così via.
“La crescita della domanda globale di elettricità è destinata a rimanere robusta fino al 2026, nonostante un contesto economico incerto – ha affermato Keisuke Sadamori, direttore dei Mercati energetici e della sicurezza dell’Iea -. La forte espansione delle energie rinnovabili e del nucleare sta rimodellando costantemente i mercati elettrici in molte regioni. Ma questo deve essere accompagnato da maggiori investimenti in reti, sistemi di stoccaggio e altre fonti di flessibilità per garantire che i sistemi energetici possano soddisfare la crescente domanda in modo sicuro e conveniente”.
La maggior parte della crescita è stata registrata in Asia, un trend che si confermerà anche nel prossimo futuro: Cina e India guideranno il 60% dell’aumento del consumo globale di elettricità nel 2025 e nel 2026. Si prevede che la crescita della domanda accelererà al 5,7% in Cina (ora al 5%) e al 6,6% in India (ora al 4%) il prossimo anno. Negli Stati Uniti, invece, la crescita si attesterà sul 2%, soprattutto per via dell’espansione dei data center. Più lento il consumo di elettricità nell’Unione Europea, che crescerà dell’1% quest’anno. In generale, per soddisfare tale domanda, l’Iea specifica che sia le fonti rinnovabili sia le fonti fossili aumenteranno la produzione nei prossimi anni.
Domanda di elettricità: rinnovabili presto prima fonte
Nello studio troviamo una panoramica sulle diverse fonti energetiche utilizzate nel mondo. Per quanto riguarda il carbone, nella prima metà del 2025 la produzione di energia è diminuita in Cina e India, mentre è aumentata in Europa e Stati Uniti. Il calo in Cina e India è dovuto sia a una crescita della domanda meno marcata rispetto allo stesso periodo del 2024, e sia a una forte espansione delle rinnovabili. Al contrario, negli Stati Uniti la produzione da carbone (e delle rinnovabili) è aumentata notevolmente, beneficiando dell’aumento dei prezzi del gas naturale rispetto al 2024. Nell’Unione europea, nonostante la produzione di energia solare fotovoltaica abbia battuto nuovi record, la minore produzione di energia eolica e idroelettrica ha portato a un aumento della produzione di energia da gas e carbone su base annua.
Passando all’energia nucleare, questa è sulla strada per battere il record del 2025. Il trend è trainato dal riavvio di alcuni impianti in Giappone e dalla robusta produzione di Stati Uniti e Francia. Non va poi dimenticata la nascita di nuovi reattori in Cina, India e Corea del sud. Si prevede che la produzione nucleare globale aumenterà in media del 2% nel periodo 2025-2026, raggiungendo i 3mila Terawattora (TWh) nel 2026.
Secondo l’Iea saranno però le rinnovabili a soddisfare la maggior parte della nuova domanda di elettricità dei prossimi anni. È infatti previsto che supereranno il carbone come principale fonte di elettricità globale già nel 2025, o al più tardi nel 2026. In particolare, eolico e fotovoltaico sono le fonti destinate a coprire il 90% dell’aumento della domanda globale di elettricità nel 2025. Dopo aver superato la soglia dei 4mila TWh nel 2024, la produzione combinata di energia eolica e solare fotovoltaica dovrebbe superare i 5mila TWh nel 2025 e i 6mila TWh nel 2026.
Infine, l’Iea affronta la questione dei prezzi. Sebbene quelli dell’elettricità siano oggi al di sotto dei livelli raggiunti nel 2023 nei mercati prima elencati, restano comunque superiori a quelli registrati nel 2019. I prezzi all’ingrosso dell’elettricità nell’Unione europea e negli Stati Uniti hanno segnato un incremento del 30%-40% a causa del rincaro del gas, elemento che continua a pesare sui bilanci energetici.
Sul tema, restano poi marcate le differenze tra regioni: i prezzi medi dell’elettricità per le industrie ad alta intensità energetica nell’Unione Europea sono ancora il doppio rispetto agli Stati Uniti e significativamente più alti che in Cina.
Parallelamente, le prospettive di produzione del gas indicano che la domanda globale è destinata a crescere ancora: dopo un aumento dell’1,9% nel 2024, si prevede un ulteriore +1,3% nel 2026. Ciò porterà la produzione a toccare un nuovo massimo storico.