Specie aliene: costano 423 miliardi di dollari all’anno

Specie aliene invasive granchio blu

 

Recenti aggiornamenti sulla biodiversità mettono in luce il devastante impatto delle specie aliene invasive. Il 4 settembre, l’Intergovernmental science-policy platform on biodiversity and ecosystem services (Ipbes) ha pubblicato uno studio rivelatore, evidenziando che più di 37.000 specie aliene si sono diffuse globalmente a causa dell’attività umana. Questo fenomeno ha comportato un costo collettivo che ha superato i 423 miliardi di dollari nel 2019, quadruplicando i danni registrati nel 1970.

Le specie aliene invasive, circa 3.500 delle quali sono considerate particolarmente dannose, rappresentano organismi introdotti in ambienti diversi dal loro e dotati di una forte capacità di adattamento. Questa caratteristica consente loro di proliferare, minacciando la biodiversità locale e provocando gravi danni agli ecosistemi.

Alcune specie vengono volontariamente inserite dall’uomo. Altre, invece, raggiungono accidentalmente i nostri Paesi: attraverso operazioni di scambi commerciali (commercio di piante esotiche, animali da compagnia, attività di pesca, attività venatoria…), seguendo le rotte turistiche o spinte a emigrare per via dell’aumento della temperatura a causa della crisi climatica. Quando queste specie si insediano in natura possono provocare problemi seri, sono infatti annoverate tra le maggiori cause dell’estinzione animale e vegetale. Oltre a influenzare la biodiversità, queste specie possono anche trasportare nuove malattie, contribuendo al diffondersi di zoonosi come il Covid-19.

Uno dei maggiori rischi associati al proliferare delle specie aliene è la perdita di unicità delle comunità di vita, con un impatto negativo sulla diversità biologica e sulla resilienza degli ecosistemi. Questa sfida assume un’importanza cruciale in un contesto in cui la resilienza ambientale è fondamentale per affrontare le minacce connesse alla crisi climatica.

Tuttavia, gli esperti ritengono che sia ancora possibile contrastare questa minaccia. Implementare la Convenzione sulla diversità biologica e sensibilizzare cittadini, imprese e governi rappresentano passi necessari per affrontare un’emergenza tanto trascurata quanto di fondamentale importanza.

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