Auto elettrica conviene: ecco perchè

 

L’auto elettrica conviene da un punto di vista ambientale, economico e sociale – a questo link è presente un focus più ampio che analizza le differenze dell’elettrico con biocarburanti ed eFuels -.

Sembra banale ricordarlo ma l’età della pietra non è terminata per mancanza di pietre, e l’epoca delle carrozze non è finita perché non si trovavano i materiali per costruire le ruote o perché i cavalli, organizzatisi in gruppi sindacali, si sono rifiutati di trainare le persone. Nel corso della storia abbiamo sostituto “tecnologie con altre tecnologie” in base a un semplice concetto: quello dell’efficienza.

Dopo circa un secolo di sviluppo e contraddizioni, i prossimi anni potrebbero decretare la morte del motore tradizionale. Sebbene esso sia migliorato nel corso del tempo sotto il profilo delle emissioni inquinanti e climalteranti, il processo di combustione che avviene all’interno resta e resterà sempre un problema per la salute delle persone e per il Pianeta. C’è infatti una questione rilevante ma di cui non si discute quando si parla di transizione dei trasporti: l’inquinamento atmosferico, quello che comunemente chiamiamo smog.

Secondo lo studio “Loss of life expectancy from air pollution compared to other risk factors: a worldwide perspective” nel mondo ogni anno lo smog provoca la morte prematura di 8,7 milioni di persone. Stringendo il cerchio ci accorgiamo che in Europa le morti premature sono circa 400 mila e, di queste, circa 60 mila avvengono ogni anno in Italia, nazione al primo posto nella triste classifica dell’aria peggiore europea. Sul fenomeno il settore dei trasporti contribuisce in maniera pesante, è per esempio la seconda causa di inquinamento atmosferico nelle nostre città subito dietro alle operazioni di riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Né gli e-Fuels, né i biocarburanti cambierebbero questa situazionea differenza dell’auto elettrica che è in grado di alimentarsi senza produrre inquinanti atmosferici e CO2 “in loco”. È vero, la mobilità elettrica deve essere alimentata da un’energia ancora in parte condizionata dai combustibili fossili, ma è altrettanto vero che questa energia sarà sempre più rinnovabile.

Prendiamo il caso italiano, oggi circa il 40% dell’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili: un dato destinato ad aumentare come previsto dal Piano per la transizione ecologica del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che prevedere l’installazione di almeno 70 Gigawatt di fonti rinnovabili nei prossimi sette anni e dagli obiettivi europei che, ricordiamo, per i trasporti leggeri prevedono l’abbattimento del 100% delle emissioni climalteranti entro il 2035. Ma già con l’attuale mix energetico l’auto elettrica impatta molto meno sul riscaldamento globale delle altre vecchie tecnologie, come sottolinea lo studio “Determining the environmental impacts of conventional and alternatively fuelled vehicles through Lca” della Commissione europea basato sull’intero ciclo di vita del veicolo: se poniamo a 100 le emissioni di CO2 rilasciate durante l’intero ciclo di vita di un’auto a benzinaquelle del diesel sono pari a 85 mentre quelle di una macchina elettrica sono pari a 45 in base all’attuale media europea (e l’Italia si colloca esattamente sulla media europea).

L’auto elettrica è più efficiente

Anche sui consumi il confronto non regge. Un motore a combustione interna è infatti poco efficiente: spreca il 70-80% dell’energia contenuta nel combustibile – in pratica se facciamo 100 euro di carburante circa 70-80 euro vengono buttati in calore di scarto e solo i restanti 20-30 euro vengono utilizzati ai fini della trazione -, mentre per l’auto elettrica l’efficienza è all’80%, esattamente il contrario. A questo c’è da aggiungere una considerazione tanto fondamentale quanto dimenticata: per far muovere un’automobile tradizionale c’è – e ci sarà – sempre bisogno di nuove materie prime (nuovo petrolio, nuovi biocarburanti…). All’opposto, più l’auto elettrica si alimenta con le fonti rinnovabili e più il suo impatto tenderà a zero (un fattore riscontrabile già oggi, basti pensare all’operazione di ricarica attraverso il pannello fotovoltaico di un’abitazione). Una soluzione efficace anche per abbattere parte della nostra dipendenza energetica.

In base alle prestazioni e alla letteratura scientifica sul tema – non dimentichiamo per esempio che l’Ipcc ci dice che rinnovabili ed elettrificazione devono guidare le azioni di contrasto al riscaldamento globale -, appare dunque chiaro che per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzare per il trasporto leggero l’elettrificazione sia di gran lunga la soluzione migliore, come illustrato nell’immagine seguente presa dallo studio “Decarbonizzare i trasporti”.

 

Auto_elettrica_migliore_soluzione_decarbonizzazione_trasporti_leggeri

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